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La pallavolo è uno sport che si caratterizza per la ripetizione dei gesti, come salti e colpi della palla sopra al capo ed un’alta velocità esecutiva dei movimenti. Per questa sua peculiarità, diventa di fondamentale importanza integrare l’allenamento tecnico tattico con un programma di prevenzione e compenso per evitar di incorrere in spiacevoli infortuni . In effetti , negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione rispetto alla postura, rispetto allo studio del movimento e funzionalità muscolare e tutto ciò permette di effettuare uno screening valutativo e migliorare, in parallelo, la performance sportiva.

Considerando che la pallavolo è un tipo di sport intermittente, verifichiamo che spesso gli infortuni sono a carico della caviglia ( capsulo-legamentosi), ginocchio (spesso si tratta di sovraccarico funzionale), sindromi dolorose della spalla date da overuse (il più frequente è l’impingement subacromiale o sindrome da conflitto), lesione della cuffia dei rotatori ed instabilità della spalla.

Effettuare uno screening posturale e chinesiologico-funzionale è il primo metodo di prevenzione primaria. Per effettuare questa analisi posturale ci si può servire di immagini o video sia in situazioni statiche che dinamiche che permettono di identificare eventuali difetti posturali. A questo screening vanno aggiunti test di forza o di potenza muscolare oltre che tutti i test di valutazione del ROM (range of motion). Una limitazione nella flessione della caviglia, ad esempio, si ripercuote facilmente su fattori di rischio da overuse del piede o dell’arto inferiore. È importante capire che questo tipo di limitazione può esser pericolosa ed intervenire per evitare di dover far i conti con infortuni gravi.

Una ridotta flessibilità muscolare o debolezza può compromettere un atterraggio corretto alla fine di un salto. È necessario, quindi, capire se il corpo non è in equilibrio e se si, se si tratta di debolezza o di limitazione di mobilità.

A livello dinamico è importante verificare la mobilità della colonna e delle pelvi, mobilità delle spalle, mobilità della caviglia (ad esempio eseguendo il classico squat bipodalico ).

Effettuando il single leg squat si verifica più la risposta di forza e di equilibrio e stabilità del soggetto.

Si dovrebbe verificare la flessione e la rotazione delle spalle e controllare se vi sono compensi sulla colonna nell’eseguirle.

La valutazione deve esser fatta anche sulla lunghezza attiva dei muscoli posteriori della coscia, sull’estensibilità dei muscoli flessori dell’anca, sulla rotazione delle anche , e rispetto alla valutazione di forza sul core.

La pallavolo è uno sport molto popolare e viene praticato nelle diverse fasce di età, è importante ,per questo motivo , l’intervento di diversi professionisti per prevenire eventuali infortuni. L’analisi posturale rientra in questa prevenzione primaria.

Sara Crotti