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La sindrome del canale carpale è piuttosto frequente ed interessa circa l’1% della popolazione generale, più frequente tra le donne che hanno almeno 40 anni ma presente anche nella popolazione maschile.

Il canale carpale è uno spazio osteofibroso rigido che agisce come un compartimento chiuso e la sindrome da canale carpale è dovuta alla compressione del nervo mediano del polso.

La sindrome del tunnel carpale è caratterizzata da dolore , torpore e parestesie nella distribuzione del nervo mediano ( nella zona palmare, tra pollice, indice e medio).

Le parestesie frequentemente si presentano di notte e possono esser associate alla flessione e all’estensione del polso vicino al viso o sotto al cuscino per lungo tempo.

In gravidanza , spesso si riscontrano fastidi al canale carpale ma generalmente i fastidi si dissolvono al termine dei 9 mesi quindi è sempre sconsigliata un’operazione in questa fase.

Le cause scatenanti di tale sindrome possono esser associate ad un’attività di vita quotidiana che portano alla ripetizione della flessione ed estensione del polso, prese di forza, flessione del polso scorretta, utilizzo della tastiera del computer e del mouse e strumenti elettrici vibranti.

C’è una manovra che mira a provocare il sintomo per capire se effettivamente si parla di sindrome da tunnel carpale, si chiama manovra di Phalen e consiste nella tenuta del polso in flessione per 60 secondi, se appaiono le parestesie , generalmente si è di fronte alla sindrome da tunnel carpale.

Il trattamento iniziale è assolutamente conservativo e tra le indicazioni da seguire vi è l’utilizzo di uno splint del polso prefabbricato che mantiene il polso in posizione neutra, riposo dalle attività scatenanti .

Vi sono anche buoni esercizi di allungamento che hanno uno scopo preventivo, sono esercizi che vanno ad aumentare l’afflusso di sangue e rilassano i muscoli ed i tendini circostanti dando sollievo dalla sintomatologia. Questi esercizi ,tuttavia, non sostituiscono il corretto trattamento medico qualora la sindrome fosse in uno stato avanzato.

Sara Crotti