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All’interno dell’articolazione del ginocchio troviamo i menischi che servono a proteggere la cartilagine articolare sottostante.

Grazie alla presenza di queste strutture fibrocartilaginee a forma di “C” poste tra condili femorali e tibia, aumenta la superficie di contatto tra i due segmenti ossei e si distribuisce meglio il carico attenuando e assicurando al tempo stesso il corretto movimento.

Durante un banale movimento un menisco può esser lesionato e quindi perde la principale funzione di protezione dell’articolazione in caso di urti.

Il menisco essendo poco vascolarizzato non va incontro ad un ripristino autonomo quindi una lesione del cuscinetto deve esser valutata e trattata in modo adeguato. Il menisco laterale è più mobile rispetto al menisco mediale e allo stesso tempo il corno posteriore è meno mobile del corno anteriore quindi si riscontrano maggiori lesioni in questa zona posteriore-mediale.

Le lesioni meniscali possono esser classificate in due grandi categorie:

  • lesioni da traumi, facilmente riscontrabili tra gli sportivi. Le lesioni subite derivano da una violenta sollecitazione che supera la massima resistenza del tessuto cartilagineo.

Spesso nelle lesioni meniscali traumatiche si associa anche la lesione dei legamenti

  • Lesioni degenerative, riscontrate in normalissimi movimenti che si trovano a fare i conti con un tessuto degenerato a causa del passare dell’età

La forza che agisce è spesso violenta e allo stesso tempo torcente,mentre altre volte il menisco può lesionarsi in iperestensione o iperflessione.

COME CI SI ACCORGE CHE è AVVENUTA LA LESIONE DEL MENISCO?

  • gonfiore in sede

  • cedimento del ginocchio

  • dolore localizzato

  • incapacità di estendere o flettere completamente l’arto

  • scricchiolio

se vengono riscontrati questi sintomi, allora si procede con radiografia, risonanza magnetica e si valuta lo stato di lesione.

Inizialmente si procede con il protocollo R.I.C.E = rest, ice, compression and evaluation, quindi il ginocchio va messo a riposo per ridurre il gonfiore e gli stati infiammatori.

Se la lesione non è particolarmente grave e il soggetto è giovane si può procedere ad un trattamento conservativo, ovvero un percorso riabilitativo fisioterapico.

Se la lesione è importante, si dovrà procedere con asportazione di frammenti, qualora ve ne fossero, e con un vero e proprio intervento chirurgico.

Il menisco funge da supporto ed è importante non eliminarlo completamente perchè si può favorire l’insorgere di artrosi quindi ora si tende a preferire l’artroscopia che ripara il menisco danneggiato ed asporta solo , eventualmente , la parte non suturabile.

Dopo l’operazione si deambula inizialmente con le stampelle, e si procedecon riabilitazione specifica che mira al recupero del ROM (range of motion) totale, ovvero la flesso estensione del ginocchio e al rinforzo dei muscoli ischiocrurali e quadricipite ed esercizi propriocettivi.

Dr.ssa Sara Crotti