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Con l’arrivo della tecnologia il nostro corpo è suscettibile sempre più a cambiamenti strutturali. Ci troviamo di fronte a disturbi biomeccanici, posizione errata della testa, protrusione della spalla, cifosi, scogliosi adattiva e sempre più frequentemente ci troviamo ad affrontare contratture muscolari. Questi fastidi ed alterazioni derivano dall’abitudine, ormai consolidata, di passare ore a leggere lo smartphone, ore passate a pc al lavoro, dall’utilizzo del tablet e dalla lettura dei libri con dispositivi elettronici che ci educano (in modo errato) a leggere in posizioni non corrette. I sintomi riguardano dolore al collo e alla schiena ed aumentano se il display è fissato per lungo tempo in posizione seduta. Quando si fissa uno schermo con testa inclinata in avanti, la pressione sulla colonna cervicale aumenta. Infatti, se la testa in posizione neutra pesa circa 4 kg, quando ci si flette per leggere un testo di un messaggio sul cellulare, può arrivare a pesare 27 kg o fino a 60 kg; il tutto dipende dai gradi di inclinazione.

Questi dolori colpiscono anche la popolazione giovane che dovrebbe esser ancora immune a dolori alla colonna e questa sindrome preoccupa i neurochirurghi che prevedono di dover affrontare interventi sugli adulti di domani, a partire dai 30 anni di età.

Per mantenere una buona postura fisiologica del nostro corpo abbiamo bisogno di avere muscoli forti ed abbinare la forza ad un buona mobilizzazione.

L’eccesso di questa flessione del capo, finisce per allungare ed indebolire troppo gli estensori cervicali, ed accorciare i flessori del collo.

I sintomi più comuni vanno dalla sensazione di indolenzimento cervico-dorsale superiore al dolore vero e proprio con possibile insorgenza di cefalee in zona occipitale, le quali, nei casi più gravi, potrebbero associarsi a vertigini. Potrebbero insorgere zone di dolore o formicolio anche lungo il decorso del trapezio superiore e sulle spalle. Infine, studi hanno dimostrato che questa posizione limita anche la corretta espansione toracica riducendo la capacità polmonare e l’efficacia del lavoro diaframmatico. il diaframma non potrà funzionare in modo ottimale e la portata d’aria verrà significativamente ridotta (quasi del 30%).

Il primo suggerimento che vi diamo è quello di adottare piccoli cambiamenti dello stile di vita per alleviare lo stress dato dalla tecnologia. Se proprio non possiamo farne a meno, vi consigliamo di tenere il cellulare in mano davanti al volto, all’altezza degli occhi. Sarebbe opportuno utilizzare due mani (due pollici) per scrivere in modo tale da utilizzare la colonna in modo simmetrico.

Anche il monitor del pc o del tablet andrebbe alzato per poter lavorare con la testa in allineamento alla colonna vertebrale. Il pc utilizzato negli uffici, spesso è posizionato su una scrivania angolare, è bene che il monitor sia frontale in modo tale da poter scrivere e leggere evitando di ruotare il corpo e produrre scomodi scompensi sulla schiena e a livello delle spalle.

Quando si rimane per ore seduti alla scrivania, è consigliabile effettuare qualche minuto di stretching ogni ora in modo tale da allentare la tensione muscolare e ripristinare le curvature cervicali e fisiologiche della colonna vertebrale.

Oltre a questi piccoli accorgimenti quotidiani, possiamo dire che attraverso il pilates sia possibile ottenere buoni risultati a livello di distensione muscolare e rinforzo , sarà necessario:

Rafforzare ed accorciare i muscoli che sostengono il collo ed in generale tutta la catena cinetica posteriore per poter garantire un corretto allineamento del capo sopra le spalle;

Allungare i muscoli anteriori del collo per poter permettere alla muscolatura posteriore (una volta rafforzata) di riportare il capo nel corretto assetto neutrale;

Rafforzare i muscoli stabilizzatori delle scapole;

Allungare i muscoli del petto per permettere di riportare le spalle e le scapole alla corretta posizione;

Stabilizzare il bacino alla posizione neutra;

Rafforzare i muscoli flessori dell’anca;

Allungare gli estensori dell’anca;

Ultimo ma non meno importante: enfatizzare la respirazione, considerando che la postura ha sicuramente compromesso la capacità respiratoria.

Il consiglio più grande rimane comunque questo : alzate gli occhi dallo smartphone, chiamate un amico ed uscite a camminare o a provare una lezione di pilates.

Sara Crotti