fbpx

Per parlare di equilibrio e propriocezione, è necessario parlare di postura.

La postura rappresenta la ‘posizione e l’espressione che il corpo assume nello spazio, secondo uno schema individuale, grazie all’attività della muscolatura tonica con funzione antigravitaria e con forte significato biomeccanico-anatomico, psicologico, sociale, emozionale e simbolico’ (Buzzi, 1996). Dopo aver introdotto il concetto di “postura”, possiamo parlare di equilibrio e propriocezione.

Dal punto di vista motorio, ogni essere vivente dev’essere in grado di adattarsi all’ambiente in cui si trova per sopravvivere e svolgere la propria attività statica e dinamica. Tale adattamento richiede la possibilità di cogliere ciò che succede nell’ambiente stesso e, conseguentemente, di assumere le posizioni più consone alla situazione e alle proprie esigenze di comportamento. Le componenti che caratterizzano l’equilibrio sono fondamentalmente due, una dinamica, la quale ci informa dei movimenti che stiamo svolgendo nello spazio ed una statica, che ci fa conoscere la posizione della nostra testa quando non si trova nella normale posizione eretta. Gli organi che inviano informazioni sensoriali al cervello per determinare l’equilibrio sono i seguenti: l’orecchio interno, le articolazioni, gli organi tendinei del golgi, i propriocettori muscolari e la vista.

Invece la propriocezione cos’è? La propriocezione è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del corpo o parti di esso nello spazio, senza l’ausilio della vista. Nel nostro corpo, sono presenti dei recettori specifici, detti propriocettivi o cinestetici, sensibili alle variazioni della postura del corpo e delle sue parti che inviano informazioni al cervello il quale ha il compito di elaborarle e poi di trasmettere un messaggio per realizzare un movimento fisiologico ed inconscio, adatto allo scopo che vogliamo ottenere.

La propriocezione è una capacità che ogni persona, sportiva o sedentaria, dovrebbe allenare per poter preparare il corpo e il sistema nervoso a rispondere in modo corretto e adeguato alle perturbazioni che riceve. Nell’ allenamento muscolare, è importante tenere a mente, che vi è anche una componente neuronale : alleniamo il corpo, ma lo facciamo anche e soprattutto attraverso il cervello.La ginnastica propriocettiva può quindi ripristinare o sviluppare la propriocezione, sottoponendo tutto l’organismo a continue sollecitazioni controllate.La riabilitazione propriocettiva ha un rilievo fondamentale nel recupero articolare e muscolare post-traumatico e nel miglioramento di equilibrio e postura.

Per allenare la propriocezione si deve lavorar con un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilità, allo scopo di valutare e migliorare l’utilizzazione dei segnali propriocettivi provenienti dalle parti periferiche del corpo, in particolare dagli arti inferiori.
Obiettivo primario dell’allenamento alla propriocezione è quello di rieducare i riflessi propriocettivi, al fine di ottenere nuovamente un ottimale controllo della postura e delle articolazioni interessate.
L’allenamento alla propriocezione risulta di fondamentale importanza per ottenere un recupero completo dopo un trauma, nella prevenzione degli infortuni, nell’allenamento sportivo , nel rendere più stabile la postura, consente anche di realizzare movimenti fluidi e armoniosi. La tecnica d’allenamento si basa su sollecitazioni controllate ed applicate alle articolazioni, utilizzando sia esercizi in scarico che in carico naturale, in appoggio sul terreno o su piani oscillanti di varia difficoltà, come tavolette, bouncer, skymmi,bosu, trampolini e molte altre. Si lavora su situazioni che inducono la persona a perdere l’equilibrio, quindi ad attivare la muscolatura velocemente e correttamente per recuperarlo nel minor tempo possibile. Il miglioramento dell’equilibrio avviene attraverso il mantenimento della posizione unito alla capacità di correggere velocemente gli sbilanciamenti.Tutti gli esercizi di allenamento alla propriocezione devono essere proposti evitando di indossare le scarpe, in modo da non distogliere le sensazioni propriocettive dalla calzatura. Per intensificare ulteriormente l’allenamento è possibile eseguire gli esercizi ad occhi chiusi, in quanto l’equilibrio è controllato anche dagli esterocettori (vista ed apparato vestibolare), che ricevono le informazioni dal mondo esterno e che assieme ai propriocettori, danno le informazioni esatte sulla posizione del proprio corpo. Gli esercizi ad occhi chiusi sono utilizzati per disturbare i sistemi d’informazione dell’equilibrio, e costringono la persona ad essere più sensibile agli altri canali d’informazione rimasti operanti. Solitamente, durante i nostri corsi di ginnastica posturale, yoga e pilates , proponiamo una piccola sessione di esercizi di equilibrio e propriocezione per poter fornire un allenamento completo.