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I muscoli del corpo sono organizzati in fasce ordinate ed avvolte da guaine di tessuto connettivale, questo sistema viene chiamato sistema miofasciale ed è sede di numerosissimi recettori sensoriali , inclusi gli esterocettori ed i propriocettori nervosi. Questo sistema ha un ruolo fondamentale all’interno del sistema di equilibrio e della postura.

Il sistema miofasciale può esser colpito da aderenze che sono provocate da sport troppo intenso, da posture scorrette che quindi generano degli squilibri e che a lungo andare possono danneggiare i tessuti ed alterare la loro funzionalità e da traumi.

Quando queste aderenze diventano dei veri e propri blocchi si avrà dolore (anche cronico) e rigidità e ci sarà grande difficoltà di scorrimento del tessuto tissutale durante le fasi di contrazione ed allungamento muscolare. Più le aderenze sono vicine ad un nervo più si percepirà formicolio ed irradiazione del dolore.

Fatta questa premessa, ora parleremo del Self myofascial Release che altro non è che un automassaggio miofasciale che si può fare utilizzando uno dei prodotti facilmente reperibili quali foam roller, balls, rulli ed anche palline da tennis. Il SMR permette di andare a rompere le aderenze ed ottenere quindi un corretto scorrimento delle fibre muscolari con conseguente miglioramento della prestazione sportiva.

I benefici del massaggio miofasciale non toccano solamente gli sportivi, grazie a questa tecnica è possibile per chiunque raggiungere un rilassamento muscolare, correggere determinati squilibri muscolari che si sono generati per attenuare i fastidiosi dolori dati dalle aderenze, si favorirà l’ottimo rapporto tra lunghezza e tensione muscolare ed ovviamente si ridurrà il dolore dato dalle aderenze. Sarebbe perfetto effettuare il massaggio prima dello stretching finale post attività e tutto questo, dopo l’allenamento, migliorerà anche lo smaltimento dell’acido lattico.

Per effettuare un buon massaggio, e’ necessario scoprire la zona di maggiore tensione rollando con il rullo (o la pallina) nella zona circostante finché la tensione poco a poco non diminuisce. Una volta raggiunta la zona si dovrà tenere la pressione per un minuto circa e poi nuovamente si tornerà a massaggiare dolcemente fino a quando la tensione non diminuisce del tutto. Poi bisognerà proseguire in tutta la zona circostante per terminare la seduta di massaggio; ovviamente occorre variare la pressione a seconda del fastidio/dolore che si sente.

Senza esser atleti di alto livello, eseguire un self Myofascial release può far bene anche solo a scopo preventivo poiché tutti abbiamo delle tensioni accumulate date da cattive posture e stress visto che il muscolo è attivo 24h su 24 e non solamente durante l’allenamento.

Una volta trovata la tecnica giusta  per il massaggio, il self myofascial release può esser una piacevole pausa serale per rigenerarsi.

Sara Crotti