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LO STRAORDINARIO RUOLO DEL PAVIMENTO PELVICO ED IL SUO RINFORZO

LO STRAORDINARIO RUOLO DEL PAVIMENTO PELVICO ED IL SUO RINFORZO

Spesso gli uomini si stupiscono di aver un pavimento pelvico forse perché se ne sente parlare quando si parla di donne in gravidanza. Invece il pavimento pelvico è l’essenza del nostro essere , un punto in cui l’apparato muscolo scheletrico è in perfetta relazione con la nostra parte vitale. Questo concetto un po’ filosofico è alla base di numerose discipline orientali come lo yoga, il tai chi e l’ aikido.

Il primo a riconoscere l’importanza dell’allenamento dei muscoli del pavimento pelvico fu il dottor Arnold Kegel il quale ideò un apposito allenamento basato sulla contrazione e rilascio dei muscoli di questa zona, utile in particolare per le donne in gravidanza e post gravidanza. Secondo questo principio, l’allenamento del pavimento pelvico permette di contrastare l’incontinenza urinaria e di aumentare il piacere sessuale. Un pavimento pelvico perfettamente funzionante è certamente capace di adattarsi alla pressione interna ed è la chiave del benessere sia degli uomini che delle donne.

I muscoli del pavimento pelvico sono i muscoli deputati ad una corretta minzione e defecazione, essi infatti sostengono l’uretra , la vescia , la vagina e l’apparato ano rettale. I suoi muscoli sono attraversati da una zona fibrosa del perineo che si trova tra il canale vaginale ed il canale rettale.

Tra i muscoli profondi troviamo il muscolo coccigeo, il muscolo ileo-coccigeo, il pube-coccigeo mentre nella parte superficiale troviamo l’ischio cavernoso, il bulbo cavernoso, il trasverso superficiale del perineo e lo sfintere dell’ano.

Il muscolo coccigeo, il muscolo ileo-coccigeo, il pube-coccigeo e vengono reclutati durante l’attivazione del trasverso dell’addome e degli adduttori, entrambi muscoli costantemente sollecitati durante pilates. Migliorando la conoscenza di questo gruppo muscolare ed il suo controllo, si hanno notevoli benefici, vengono sostenuti gli organi interni ed i visceri, l’allenamento del pavimento pelvico aiuta a prevenire e a superare l’incontinenza urinaria, favorisce la soddisfazione sessuale. Lavorando nella zona pelvica , ed in particolare sul coccige, si determina un buon posizionamento del sacro e si prevengono i dolori alla colonna. Il pavimento pelvico viene anche chiamato diaframma pelvico ed in collaborazione con il diaframma, lavora in continuo adattamento della pressione toracica ed addominale alleviando così il peso della colonna . Il pilates ci indica la strada giusta per sfruttare tutta l’energia raccolta nelle pelvi ed è bene ricordare che quando si lavora sui muscoli della zona pelvica, la precisione è d’obbligo.

PILATES MATWORK, POSTURALE , CLINICO, E FUNZIONALE : UN CORSO PER OGNI ESIGENZA

PILATES MATWORK, POSTURALE , CLINICO, E FUNZIONALE : UN CORSO PER OGNI ESIGENZA

 

Fino al 2000 il pilates era un grande sconosciuto per tante persone, come mai ha avuto questo exploit negli ultimi anni?

Le ragioni della sua fama sono sicuramente da ricercare nei benefici che si ottengono tra cui un miglioramento fisico generale, un miglioramento dell’aspetto estetico ed una profonda sensazione di benessere.

Così come il mondo della danza ha preso spunto per anni dal pilates, anche altri sport dovrebbero attingere a questa disciplina per aiutare gli atleti a prevenire gli infortuni, il pilates dovrebbe diventare un allenamento trasversale per i calciatori, per gli sciatori, per i runners, per i tennisti, pallavolisti e per ogni tipo di atleta specifico che ha bisogno di rinforzare la struttura profonda del proprio corpo. E tutto questo come è possibile? L’adattabilità del pilates è davvero sorprendente ma ovviamente è necessaria costanza e motivazione per ottenere dei veri benefici. Dedicandosi a sedute regolari non si potrà non notare un miglioramento che coinvolte la presa di coscienza del proprio corpo, l’attivazione dei muscoli, un corretto allineamento che piano piano diventa una corretta abitudine grazie ad un adattamento del sistema neuro muscolare. Il pilates sviluppa la forma fisica in ogni suo aspetto, forza, flessibilità, coordinazione, velocità, agilità e resistenza, facilita il funzionamento degli organi interni e grazie alla respirazione corretta promuove il rilassamento e la riduzione della tensione.

Seguendo i corsi di pilates ci si sente meglio e se il nostro benessere fisico sarà migliore, sarà possibile raggiungere anche un benessere psicologico. Non a caso sono sempre più numerose le donne dello spettacolo che si allenano con questa disciplina.

Il pilates non è adatto solamente a grandi sportivi ma anche a chi non si è mai avvicinato ad un’attività sportiva perché è un’attività facilmente adattabile ad un gruppo specifico di persone , quindi all’esigenza può diventare più intenso (noi proponiamo un pilates funzionale che nel periodo primaverile assume sfumature di attività cardio) oppure più clinico e posturale ( nel nostro palinsesto si trovano diversi corsi di questo tipo)per risolvere le problematiche più comuni.

Nel momento successivo ad una forte infiammazione, un infortunio , un’operazione è sempre consigliabile seguire ore di “personal” per poter ottenere benefici ed esser costantemente monitorati dagli allenatori.

I nostri corsi durano 60 minuti e garantiamo il recupero di lezioni perse per motivi personali.

Per info e prenotazioni contattare:

Sara 3394896072.

ABUSO DI ANTIBIOTICI E SOSTANZE CHIMICHE :EFFETTI SULLA FLORA BATTERICA

ABUSO DI ANTIBIOTICI E SOSTANZE CHIMICHE :EFFETTI SULLA FLORA BATTERICA

Inverno, tempo di influenze e di …antibiotici ed antinfiammatori.

Tra i fattori che incidono sulla buona salute intestinale dei batteri benefici, sicuramente i farmaci hanno un ruolo predominante ed in particolare gli antibiotici sono i primi della lista.

Non sono esenti da colpe i lassativi, gli antiacidi, gli antinfiammatori , gli antidepressivi e la pillola anticoncezionale, insomma medicinali che spesso vengono utilizzati nelle nostre case.

Gli antibiotici alterano la flora batterica e pur essendo una grande scoperta della medicina, hanno avuto un effetto boomerang sulla salute umana.

Gli antibiotici sono stati spesso prescritti anche senza una reale necessità e questo abuso ha fatto si che si siano sviluppate numerosi infezioni immuni ai medicinali oltre che ad innescare un pericoloso circolo vizioso nel paziente che ne abusa il quale si troverà spesso a far fronte a ripetute ricadute. Questi batteri antibiotico-resistenti possono diffondersi in contesti sociali minacciando la comunità con un nuovo ceppo di malattie infettive che non solo sono più difficili da curare, ma anche più costose per la sanità pubblica.

Anche i lassativi sono nemici di un buon intestino, infatti l’uso di questi farmaci impigrisce l’intestino causando una pericolosa stitichezza. La stitichezza può esser a sua volta una conseguenza di un’intolleranza.

Oltre ai medicinali, il nostro organismo è bombardato da sostanze chimiche che troviamo nel cibo.Il nostro stile di vita frettoloso ci porta a consumare spesso cibi industriali ricchi di sostanze per la conservazione e l’ insapidimento. Spesso, quando mangiamo frutta e verdura, ci troviamo a combattere con erbicidi, pesticidi che vengono ingeriti e che causano , come le sostanze di conservazione, danni alla flora batterica. In associazione a questo panorama, vi sono tutte le farine raffinate che causano all’interno dell’intestino , una vera e propria proliferazione di candida. Uno scenario certamente poco confortante.

Tornando al nemico numero uno dei farmaci , bisogna ricordarsi che gli antibiotici agiscono in maniera specifica verso un determinato ceppo di batterio. Il raffreddore è un male di stagione e non è causato da batteri e quindi non va curato con gli antibiotici. Anche il mal di gola e l’influenza non necessitano dell’uso degli antibiotici.

Per quanto riguarda i lassativi, è necessario seguire una dieta sana ed equilibrata per evitare problemi di stitichezza e quindi l’uso di questi medicinali.

Prestiamo quindi attenzione a ciò che mangiamo al modo in cui mangiamo e necessariamente alle medicine che ingeriamo.

Le intolleranze alimentari , che cosa sono?

Le intolleranze alimentari , che cosa sono?

Per comprendere quali sono le cause che portano alle intolleranze alimentari, è necessario valutare una serie di fattori che influenzano l’integrità e la funzionalità dell’intestino. Visto che tutto parte dall’intestino, possiamo scoprirci intolleranti alle cose che passano da esso. Quando si è esenti da intolleranze alimentari,se vi sono problematiche all’interno dell’apparato digestivo significa che possono dipendere da una cattiva masticazione, magari frettolosa, e quindi da un assorbimento errato da parte dei villi intestinali.

Se il meccanismo si inceppa, non verranno assorbite le macromolecole degli elementi che si troveranno quindi a contatto con il sistema immunitario intestinale (GALT) che non le riconoscerà come buone e pertanto cercherà di attaccarle ed eliminarle. Se la mucosa intestinale non è ben integra, sarà difficile selezionare le particelle da filtrare e quelle da stoppare. La mucosa intestinale ospita circa 400 specie differenti tra microrganismi amici, innocui, patogeni. Tra questi microrganismi si trova il lactobacillus acidophilis che popola il nostro colon e rappresenta la vera barriera. Più è alto il numero di lacobacillus e meno sarà possibile la colonizzazione del colon da parte di batteri e di conseguenza più bassa sarà la possibilità di aggressione della mucosa intestinale (eschierica coli, candida…). Si può dedurre che un’intolleranza alimentare può derivare da una cattiva condizione della mucosa intestinale e da una non opportuna colonizzazione dei batteri benefici.

Le persone che hanno intolleranze alimentari possono aver sintomi per anni proprio perché magari sono intolleranti solo verso un certo alimento che assunto per diversi anni in quantita’ elevate creano un accumulo di sostanze tossiche per l’organismo.

Le intolleranze alimentari si manifestano lentamente, differentemente da quanto accade con le allergie. Il loro decorso è subdolo.

I sintomi più comuni delle intolleranze alimentari sono :

dolore addominale

gonfiore

flatulenza

diarrea

eruzioni cutanee e prurito.

Di fronte a questi sintomi è sempre opportuno rivolgersi al medico anche se è possibile iniziare ad indagare controllando cosa si mangia e dopo quanto subentrano i sintomi. Si può eliminare un alimento ed introdurlo poi dopo un certo periodo di disintossicazione.

Reflusso gastroesofageo e test kinesiologici

Reflusso gastroesofageo e test kinesiologici

Il reflusso gastroesofageo è una patologia infiammatori scatenata dal reflusso dei succhi gastrici dell’esofago e può interessare sia il cardias che la valvola pilorica.

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo cronico che ha un alto impatto nella qualità della vita del paziente. L’alimentazione è probabilmente il fattore che maggiormente determina la sintomatologia , infatti il sovrappeso, l’ adiposità viscerale fanno aumentare la pressione intraddominale e quindi la predisposizione al reflusso gastroesofageo. La modulazione della dieta e la kinesiologia applicata possono aiutarci a capire quali sono i gli alimenti che innescano questi fastidi che sfociano in patologia. I test kinesiologici ci permettono di escludere altre patologie importanti e permettono di individuare quali sono i cibi scatenanti. Questi test altro non sono che test muscolari che possono fornirci risposte anche sullo stato di salute del nostro diaframma; sul suo equilibrio.

Al primo posto vi sono i cibi piccanti, a seguire vi è la caffeina, cioccolato, bevande gassate e la menta, agrumi, burro, cipolla, patate, spezie, pomodoro.

Anche i cibi ricchi di grassi scatenano il reflusso gastroesofageo poiché essi fanno produrre allo stomaco alte quantità di acido cloridrico.

Anche l’alcool può causare reflusso gastroesofageo ma se si sta al di sotto di 300 ml a pasto i disturbi sono limitati se non nulli.

I sintomi che si presentano sono : acidità di stomaco,difficoltà di deglutizione, emorragia, stenosi, singhiozzo, eccessiva produzione salivare, dolori al petto.

Oggi il reflusso gastroesofageo è curato in particolare con farmaci ma a lungo andare essi possono danneggiare il nostro apparato gastrointestinale meglio percorrere una strada più valida : l’educazione alimentare. In questo percorso può esservi d’aiuto un kinesiologo.

Nel nostro studio si possono effettuare test Kinesiologici che permetteranno individuare ed approfondire eventuali squilibri del tuo corpo ed ottenere suggerimenti per iniziare  stare meglio.

La Parassitosi ed il ruolo del kinesiologo

La Parassitosi ed il ruolo del kinesiologo

La parassitosi è un’infezione provocata da parassiti.

Vengono definiti parassiti quegli organismi che vivono a spese di un essere vivente di un’altra specie. Vi sono gli ectoparassiti (microrganismi che vivono a contatto con la pelle come i pidocchi, pulci, acari e zecche) e gli endoparassiti che vivono all’interno (spesso vivono nell’intestino e sono dannosi per l’ospite). Gli endoparassiti possono rimanere nascosti nell’organismo per anni scaricando tossine che invadono gli organi interni e quindi diventano poi responsabili di importanti patologie.

I parassiti non sono mai letali, hanno bisogno che l’organismo li nutra e questo fa si che per arrivare alla diagnosi vera e propria si percorra una strada lunga; vivono nascosti per non essere scoperti.

I sintomi della parassitosi sono molteplici e si parte sempre con un intestino non in equilibrio (disbiosi intestinale).

-sintomi fisici : prurito localizzato o diffuso, prurito al cuoio capelluto, dermatiti, dolori addominali, giramenti di testa, accumuli di grasso, mal di testa, acne diffusa in tutto il corpo, stanchezza cronica, acidità e reflusso gastroesofageo.

-sintomi psicologici : astenia, apatia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, alterazione del sonno, bruxismo

-alterazioni biochimiche :alterazioni dei livelli ematici,

La parassitosi si può contrarre tramite l’acqua che beviamo, la frutta e le verdure non lavate accuratamente, carne e pesce non cotti, animali domestici, contatto diretto con terriccio, indumenti intimi e asciugamani contaminati.

Una visita dal kinesiologo può indirizzare verso la scoperta del problema. Il kinesiologo , attraverso test muscolari di precisione e fiale test riesce ad individuare questo tipo di problema e a consigliare una cura per bonificare l’intestino.

A volte, problemi viscerali di questo tipo provocano anche dolori alla schiena.

Gli elementi da evitare in caso di parassitosi intestinale sono :

  • latte vaccino e formaggi da esso derivati
  • cioccolato al latte
  • ceci, pasta di riso o mais
  • carni rosse
  • insaccati (concessi prosciutto crudo, bresaola e speck)
  • cachi, cocco, banana
  • birra e alcolici
  • caffè a digiuno

di fronte ad una manifestazione di parassitosi, è bene quindi adottare un regime alimentare curato.

Per un consulto ed una visita; contattare Pianeta Postura Fisioterapia Modena.