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Flessibilità e mobilità, come migliorarle

Flessibilità e mobilità, come migliorarle

 

Flessibilità e mobilità vanno a braccetto; la flessibilità descrive l’elasticità dei singoli muscoli mentre la mobilità si riferisce al movimento attivo delle articolazioni in tutte le direzioni possibili.

La mobilità articolare è definita dal ROM (Range Of Motion),  ovvero dai gradi di libertà permessi da una specifica articolazione.Il ROM viene misurato dal numero di gradi compiuti da un determinato segmento corporeo dalla posizione di partenza alla posizione finale, lungo il suo completo arco di movimento. La mobilità articolare può essere migliorata attraverso esercizi passivi ed attivi, da effettuare assolutamente dopo una fase di riscaldamento. Un aspetto fondamentale da considerare è la costanza, una volta raggiunto un certo grado di mobilità, sarà opportuno mantenere una routine per non cadere in regressione. Quando si raggiunge un certo grado di mobilità significa che i muscoli, i tendini ed i legamenti lavorano in modo coordinato ed ottimale e permettono di svolgere tutti i movimenti di un corpo sano , senza squilibri e tensioni muscolari.

La mobilità dipende dai seguenti fattori:

-tipo di articolazione, alcune articolazioni sono meno flessibili

-strutture ossee e resistenza interna che limitano un’articolazione

-elasticità del tessuto muscolare , dei tendini  e dei legamenti

-capacità di un muscolo di rilassarsi

-temperature del luogo in cui ci si allena e momento della giornata in cui ci si allena ( al mattino solitamente si è più rigidi)

-età, sesso e quantità di acqua assunta

La flessibilità dipende dall’elasticità dei muscoli. Quando il tessuto connettivo non è usato provoca una significativa resistenza e limita la flessibilità. L’elastina inizia a logorarsi, diviene meno elastica e il collagene aumenta la sua rigidità e densità. L’invecchiamento ha effetti sul tessuto connettivo simili al disuso, con l’aggiunta della progressiva disidratazione, di una maggiore deposizione di calcio e della sostituzione di fibre muscolari con fibre collagene adipose.
Per contrastare la perdita di flessibilità bisognerà lavorare su allungamenti tali da stimolare la produzione o conservazione di lubrificanti tra le fibre del tessuto connettivo, impedendo la formazione di aderenze. L’esercizio può quindi ritardare la perdita di flessibilità causata dal naturale processo d’invecchiamento.
Una persona anziana potrà recuperare tuttavia un buon grado di flessibilità, dovrà lavorare con maggiore attenzione, per un periodo di tempo più lungo rispetto ad una persona giovane.

Come possono esser migliorate flessibilità e mobilità?

Per migliorare la mobilità e la flessibilità bisogna allenarsi regolarmente introducendo qualche facile esercizio casalingo nella nostra routine, inoltre un grande aiuto può arrivare in modo particolare dallo yoga.

Perchè è così utile essere flessibili e mobili?

Una flessibilità articolare molto sviluppata permette di svolgere movimenti fluidi e coordinati ma anche esplosivi e di potenza che raramente si crede possano essere correlati con una buona mobilità.

Essere flessibili e mobili ci aiuta a dimezzare i tempi di recupero dopo un allenamento di forza con alti carichi e previene soprattutto la possibilità di incorrere in infortuni ed infiammazioni articolari, che sappiamo essere estremamente comuni anche negli sportivi. Avere un corpo flessibile ed elastico vuol dire effettuare movimenti sinuosi con il minimo sforzo, avere muscoli più resistenti e forti, ridurre il rischio di contratture e delle rigidità che possono manifestarsi in seguito ad inattività.

 

Gli squilibri posturali

Gli squilibri posturali

Sono in grado di influenzare i recettori posturali (occhi, orecchie, bocca, pelle e piedi).

Hanno effetti immediati sui diversi distretti corporei e organi interni attraverso le catene muscolari e le fasce.

Generando cambiamenti sulla postura, inizialmente funzionali e successivamente anche anatomici.
Se l’informazione trasmessa da un recettore posturale è scorretta, determinerà non solo uno squilibrio muscolare a livello locale, ma potenzialmente potrà influenzare anche regioni del corpo distanti.
La conoscenza approfondita della Posturologia, della kinesiologia e della Posturometria. Associati ad una disamina  dei sistemi maggiormente implicati nelle alterazioni posturali.

Può risultare determinante soprattutto nell’indurre  uno  sviluppo armonico del paziente pediatrico e adulto.
Le principali problematiche che un’analisi posturale permette di individuare sono:

PROBLEMI VISIVI
PROBLEMI ODONTOIATRICI
PROBLEMI DI VERTIGINI
PROBLEMI ORTOPEDICO FUNZIONALI
PROBLEMI METABOLICI

Lordosi Lombare , Lordosi Cervicale, Cifosi Dorsale

Lordosi Lombare , Lordosi Cervicale, Cifosi Dorsale

Ci sono fondamentalmente tre tipi di posizioni “ERRATE” che  si sviluppano nel tempo:
LORDOSI LOMBARE: Indebolisce gli addominali, spinge lo stomaco all’esterno e crea una “concavità” verso l’interno nella parte inferiore della schiena.
LORDOSI CERVICALE: I muscoli del collo si contraggono e si irrigidiscono, mentre quelli anteriori si allungano e il mento si protende in avanti. Questa postura scorretta provoca dolorose infiammazioni delle articolazioni cervicali.
CIFOSI DORSALE: Con la comparsa di un’aumentata curvatura e gobba della schiena
Una buona posizione, in piedi o da seduti, favorisce il benessere dell’organismo e ci rende più aperti verso il mondo che ci circonda. Ecco i motivi per mantenere sempre una postura corretta.
* Respirazione : Una corretta postura, soprattutto quando si è seduti, contribuisce ad una respirazione più aperta e funzionale.
* Ridurre o eliminare il mal di schiena
* Cuore : Con una postura corretta muscoli e le costole non sono ripiegati verso l’interno e il cuore ne trae un enorme beneficio. Secondo le discipline come yoga o meditazione a livello energetico favorisce anche un miglior funzionamento del chakra del cuore e predispone ad una maggiore apertura verso gli altri.
* Circolazione * Ridurre l’affaticamento muscolare * Ridurre il rischio di infortuni * Prevenire i dolori articolari
* Ridurre gli inestetismi della cellulite e degli accumuli di grasso : Una postura che carica il peso troppo in avanti, soprattutto se accentuata dall’uso dei tacchi, può portare all’insorgenza o comunque aggravare la culotte de cheval. Camminare con una buona postura poi, aiuta a migliorare il flusso sanguino e quindi a combattere la cellulite.

Vieni a valutare la tua postura presso il nostro centro.
La nostra collaboratrice Giorgia ti seguirà in un percorso di rieducazione posturale che ti permetterà di trarre tutti i benefici da una postura corretta.

L’85% della popolazione italiana tra i 25 e i 54 anni soffre di dolori muscolari

L’85% della popolazione italiana tra i 25 e i 54 anni soffre di dolori muscolari

L’85% della popolazione italiana tra i 25 e i 54 anni – pari a oltre 22 milioni di persone – soffre di dolori muscolari e una fascia consistente, 39%, ne soffre almeno 2-3 volte al mese. Il 43% dei sofferenti però non si cura affatto o lo fa solo quando il dolore diventa insopportabile. Questo per i più svariati motivi: dallo scetticismo verso qualunque forma di cura, alla rassegnazione per aver provato tanti rimedi senza risolvere il problema.
Ma cosa provoca il dolore muscolare? Quasi il 90% della popolazione sofferente vede il proprio dolore in qualche modo collegato alle seguenti tre cause:
– movimenti sbagliati, dovuti a disattenzione per il 59%; a incombenze quotidiane come portare la spesa – 56%.
– postura non corretta al lavoro, sia per lavori sedentari quali quello d’ufficio nel 54% dei casi sia per differenti occupazioni – 59% – che richiedono di stare sempre curvi o di stare a lungo in piedi
– lo stress, causato da problemi sul lavoro per il 44% e dalla paura di non arrivare a fine mese per il 35%.
Ben il 40% della popolazione sofferente non percepisce la vita sedentaria come possibile motivazione dei propri dolori muscolari. Specularmente, all’attività sportiva viene attribuito solo un 9% come causa riconosciuta per l’insorgere del dolore muscolare.
Tra le cause più legate a fatti specifici che a situazioni come quelle sopra descritte, l’aria condizionata troppo forte viene indicata dal 26% dei sofferenti e l’abitudine di vestirsi in modo troppo leggero o comunque non adeguato dal 27%. Manca quasi completamente la consapevolezza che tacchi troppo bassi o troppo alti possono causare dolore muscolare, infatti sono indicati rispettivamente solo dal 7% e dal 4% come motivazione del dolore muscolare.

Riflessologia Plantare

Riflessologia Plantare

Che cos’è e come si fa la riflessologia plantare? Per chi è adatta e quali benefici apporta? La riflessologia plantare ha delle controindicazioni?
La riflessologia plantare è una tecnica che sfrutta il massaggio su punti specifici del piede per ristabilire l’equilibrio del corpo. Utile in caso di congestione e tensione, aiuta contro di mal di schiena, la cistite, l’ansia e lo stress. Scopriamola meglio.
Che cos’è la riflessologia plantare
La riflessologia plantare è una tecnica mediante la quale si ristabilisce l’equilibrio energetico del corpo, servendosi di un particolare tipo di massaggio che, attraverso la stimolazione e compressione di specifici punti di riflesso sui piedi, relazionati energicamente con organi e apparati, consente di esercitare un’azione preventiva e d’intervento su eventuali squilibri dell’organismo.
I piedi sono una struttura delicata, preziosa, fondamentale per una buona qualità della vita, che viene sottoposta a inevitabile sovraccarico quotidiano. Meritano quindi di essere oggetto di attenzione e di venir trattati con cura.
La riflessologia plantare tende al miglioramento in tre ambiti principali: congestione, infiammazione e tensione. L’obiettivo è quello di eliminare gradualmente, durante le sedute, queste condizioni spesso interconnesse, riuscendo a ripristinare l’equilibrio del corpo.

Il segreto per una pancia piatta

Il segreto per una pancia piatta

I benefici della pressoterapia sono numerosi:
Migliora la circolazione sanguigna e quella linfatica.
Riduce il gonfiore e l’edema.
Riduce gli stati infiammatori di natura non-infettiva.
Migliora l’ossigenazione cutanea.
Migliora il tono e l’integrità della pelle.
Riduce con buoni risultati la cellulite e ridefinisce la forma delle gambe.
Riduce con buoni risultati il linfedema post-operatorio.
Allevia il dolore indotto da alcuni traumi sportivi.
Riduce l’edema post-traumatico.
Favorisce l’eliminazione, dal corpo, delle tossine e dei prodotti di scarto.
Riduce lo stress e favorisce il rilassamento.
Grazie ai continui progressi della tecnologia medica, la pressoterapia sta diventando un trattamento sempre più efficace e consigliato.