da Sara Crotti | 29 Gen, 2020 | fisioterapia, Osteopatia, Salute e dintorni
Presso il nostro studio si valuta la salute generale dell’individuo e si effettua un’analisi con l’ausilio della pedana posturale.
Stabilometria: rileva le oscillazioni che il corpo compie nel cercare di mantenere la posizione eretta e statica. Tanto più i valori sono bassi, tanto più l’esame è positivo, ovvero il soggetto esaminato si trova in una situazione di equilibrio e di conseguenza non dovrebbe riferire disturbi posturali.
Baropodometria: valuta l’appoggio dei piedi fornendo informazioni sulla distribuzione dei carichi nelle varie regioni anatomiche del piede.
Gli studi posturologici affermano che il carico deve essere distribuito in maniera uguale sui due piedi, e per il 57-60% sul retropiede e per il 40-43% sull’ avampiede.
Analisi del passo: valuta in modo approfondito la modalità di esecuzione del passo ed eventuali alterazioni della deambulazione.
Individuate le zone critiche si comincia il percorso di riequilibrio posturale attraverso
Tecniche di terapia manuale fisioterapiche ed osteopatiche, rieducazione funzionale, bite o altro, il tutto sempre monitorato dall’analisi posturale.
da Sara Crotti | 29 Gen, 2020 | fisioterapia, Libri interessanti, Osteopatia, Patologie, Salute e dintorni
L’ occhio è il principale organo sensoriale del sistema afferente del Sistema Tonico Posturale e dal quale provengono la maggior parte delle informazioni esterocettive dirette al SNC , inoltre la vista costituisce la principale sorgente della sensazione cinestetica (HERMAN et al. 1985). L’occhio è al tempo stesso organo esterocettivo, attraverso la funzione retinica (i recettori sensoriali sono i fotorecettori rappresentati dai coni e bastoncelli della retina, che inviano all’encefalo informazioni sull’ambiente esterno) ed organo propriocettivo legato sia all’attività dei muscoli estrinseci oculari e sia alle vie dell’oculocefalogiria che controllano i muscoli del collo, della spalla e dell’occhio. La visione funziona come un propriocettore fornendo informazioni sulla posizione del corpo. Esiste una relazione bidirezionale tra funzione visiva e postura, infatti un’alterazione della funzione visiva comporta una modifica della postura e viceversa. Visione e postura quindi sono due meccanismi all’interno di un unico processo percettivo. La retina, visione periferica, invia al cervello informazioni derivanti da tutto l’ ambiente esterno, consentendo la stabilità posturale antero-posteriore, la fovea, visione centrale,analizza in maniera precisa l’oggetto del nostro interesse, fornendoci la stabilità posturale laterale. L’ informazione sensoriale visiva è attiva quando l’ambiente visivo è vicino, infatti se la mira visiva è distante 5 metri o più, le informazioni che provengono dal recettore visivo sono poco importanti da non venire prese in considerazione dal STP. Per fare in modo che il STP possa utilizzare le informazioni visive per il mantenimento dell’equilibrio, è necessario che le informazioni visive siano comparate a quelle che provengono dal vestibolo e dai piedi. La spiegazione di come il sistema visivo possa influenzare la postura è da ricercare sia in ambito neurologico che meccanico. Dal punto di vista neurologico esiste una serie di collegamenti tra il sistema visivo e le strutture costituenti il sistema di regolazione della postura come il vestibolo, il cervelletto, le aree encefaliche frontali e parietali. Tre principali circuiti nervosi e cioè il movimento di inseguimento lento o Smooth Pursuit, il Riflesso vestibolo- oculomotore ed il Sistema Saccadico sono alla base delle principali funzioni del sistema visivo, che sono:
1. movimento di inseguimento lento (o Smooth pursuit)
2. fissazione
3. riflesso optocinetico -optocinesia
4. riflesso vestibolo-oculomotore
5. nistagmo
6. movimenti saccadici
da Sara Crotti | 29 Gen, 2020 | fisioterapia, Libri interessanti, Osteopatia, Patologie, Salute e dintorni
Acufeni e Postura Introduzione. La Tuba o Tromba di Eustachio, è quel tubicino che fa comunicare il faringe con l”orecchio medio, e serve ad aerarlo e a mantenere l’equipressione fra le due superfici del timpano. Quando, ad esempio, per sbalzi di quota, oppure per problemi posturali l’equilibrio si altera, si ha la sensazione di “pressione, ovattamento. oppure fischi o ronzii”. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione. Infatti, quando sentiamo questa senzazione di “ovattamento”, solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire. Se la tuba funziona bene, favorisce lo “stappamento”, che é in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano. Il funzionamento della tuba è influenzato anche dal catarro che vi transita. Infatti, una delle funzioni della tuba è proprio quello di trasportarlo nel retrobocca, in modo da poterlo eliminare con la deglutizione. In presenza di muco , deglutendo o muovendo la mandibola, si percepiscono a volte dei rumori, dovuti alla mobilizzazione del muco stesso. Nella prevenzione dell’acufene cervicale riveste un ruolo centrale la correzione degli squilibri posturali congeniti o acquisiti. Per tale motivo è necessario ricorrere all’aiuto di un Posturologo Posturometrista che sia in grado di correggere i difetti della postura responsabili degli acufeni. Quest’ultimo potrà quindi prescrivere delle sedute di fisioterapia e ginnastica posturale. Oppure, nelle situazioni più complicate, ricorrere all’applicazione di protesi correttive. Per la prevenzione e la cura degli acufeni Posturali possono rivelarsi utili anche i massaggi rilassanti, che aiutano a decontrarre i muscoli del collo e ad alleviare il dolore cervicale. Da non sottovalutare, infine, l’importanza di una dieta equilibrata. Importantissimi gli apporti nutrizionali necessari al benessere dei nervi e delle articolazioni come il magnesio, lo zinco, la colina, la vitamina D3 e le vitamine del gruppo A e B.
da Sara Crotti | 29 Gen, 2020 | fisioterapia, Osteopatia, Patologie, Salute e dintorni
I problemi di Cervicale e Postura sono i disturbi più diffusi nel mondo.
Si tratta di un’infiammazione che colpisce le vertebre superiori della colonna vertebrale, quelle che sostengono il collo e la testa.
Il dolore causa dolori al collo e una forte diminuzione nelle capacità di movimento.
Inoltre tende a irradiarsi alle spalle e alle braccia, e molto spesso è accompagnata da altri sintomi quali mal di testa, vertigini, nausea e a disturbi sensoriali, alla vista e all’udito.
Le posture errate, lo stress, l’ansia, lo scarso esercizio fisico ma anche da traumi derivati da incidenti automobilistici (colpo di frusta) oppure da infortuni derivati dall’attività sportiva, ne possono essere la causa.
E’ di vitale importanza, inquadrare le cause e i sintomi per impostare un trattamento adeguato e facilitare la scomparsa del disturbo.
Nel nostro studio, utilizzando semplici test, (che possiamo inquadrare come test di attenuazione e programmazione.
Essi sono:
* Valutazione della mobilità e del dolore.
* Riduzione della tensione delle catene interessate al movimento.
* Riduzione della tensione della componente della catena spirale.
* Insegnamento e l’esecuzione di specifici esercizi per il riallineamento posturale e il ripristino del corretto movimento cervicale.
* Rivalutazione della mobilità e rinforzo della muscolatura fino alla scomparsa dei sintomi e il miglioramento del movimento del collo.
Quindi stiliamo un programma di riabilitazione .
Il programma sarà adeguato al training terapeutico, con l’aggiunta di un eventuale trattamento fisioterapico
Inoltre questo programma di esercizi contiene i principi delle nozioni filosofiche e posturali di allenamento riguardanti il recupero della forza, della resistenza e della mobilità.
da Sara Crotti | 29 Gen, 2020 | fisioterapia, Osteopatia, Salute e dintorni
Anzitutto gli esami e gli esercizi posturali di Rieducazione posturale globale (R.P.G.) che organizziamo nel nostro studio, sono orientati a stilare un programma di allenamento personalizzato.
Dopo una visita specialistica, e dopo la misurazione dei parametri:
* Posturali
* Kinesiologici
* Osteopatici
Stiliamo un programma di allenamento individualizzato dove la rieducazione posturale globale (R.P.G) e la postura vengono analizzati e riprogrammati.
Non esiste attività sportiva che possa fare a meno di una buona estensibilità muscolare e di un ottima postura.
Infatti alcune attività richiedono ampiezze articolari particolarmente importanti, altre forze notevoli, e altre il mantenimento in una determinata posizione posturale anche se per pochi secondi.
Una buona postura aiuterà ad ottenere, ritrovare e mantenere la lunghezza muscolare necessaria al compimento di una determinata attività fisica e al recupero dall’elasticità e dalla flessibilità dei tessuti.
Ridurre la tensione muscolare favorirà la sensazione di rilassamento favorendo la capacità di coordinazione con maggior libertà nei movimenti.
Integrando nel tuo piano di preparazione un allenamento posturale specifico e l’analisi approfondita della funzionalità e resistenza della muscolatura, potrai migliorare sensibilmente tutti i fattori di condizione e coordinazione motoria.
da Sara Crotti | 1 Ott, 2019 | Corsi, Eventi, fisioterapia, Patologie, Pilates, Salute e dintorni
Con il termine “cervicalgia” ci si riferisce in modo generico al dolore al collo che si protrae per un periodo di tempo variabile. La cervicalgia è uno dei disturbi muscolo scheletrici più diffusi tra le donne e nei paesi industrializzati, ed assieme alla lombalgia, diventa una causa di assenza dal lavoro.
La zona cervicale svolge importanti funzioni di sostegno, mobilità e di stabilità del capo. Il capo è la parte più pesante del nostro corpo ed è sede di importanti sistemi recettoriali per l’equilibrio e la postura. Nel capo risiedono importanti muscoli che hanno ripercussioni sulla postura : i muscoli masticatori ed i pellicciai. Il capo ha importanti connessioni anatomiche con il tronco : cingolo scapolomerale, clavicole, gabbia toracica…
Già con questa breve premessa è facile capire che ruolo chiave ha la zona cervicale nella nostra vita.
Per lavorare correttamente in prevenzione è necessario agire sull’ automassaggio della muscolatura del collo e del cranio, detensionamento della muscolatura superficiale flessoria ed estensoria del collo, mobilità assistita , mobilità cingolo scapolomerale , mobilità di tutta la colonna in ricerca del “neutro” e tonificazione della muscolatura stabilizzatrice.
Per capire quali esercizi semplici possono aiutarci a combattere i fastidi dati da cervicalgia, vi invitiamo all’incontro del 12 ottobre presso Pianeta Postura , Modena.